PROMESSA DI MATRIMONIO, AD UN PASSO DAL SÌ!

Organizzare un matrimonio è un vero e proprio impegno quotidiano fatto di progettazione, scelte e gestione simultanea di innumerevoli decisioni: un multitasking che ricade quasi interamente sulla sposa, inutile negarlo!

Oltre alle scelte più legate all’estetica, come quella dell’abito da sposa o della torta nuziale, esiste un iter burocratico che forse sembrerà meno romantico ma che è di certo essenziale per poter mettere al dito le tanto desiderate fedi nuziali ed essere sposati!

LA PROMESSA DI MATRIMONIO NELLA COSTITUZIONE

In senso giuridico, la promessa di matrimonio ha valore davanti alla legge. Ciò non significa che, una volta fatta la promessa in comune, si sarà obbligati a sposarsi. Nessuno, infatti, può obbligare o essere obbligato a unirsi in matrimonio.

Gli articoli 79, 80 e 81 della Costituzione dicono proprio questo: con la promessa non vi è obbligo di sposarsi, ma si è in dovere di restituire i doni eventualmente ricevuti e, in casi estremi, chi rompe la promessa dovrà risarcire l’altro per tutti i danni causati dall’annullamento del matrimonio.

 

COSA BISOGNA FARE PRIMA DI POTER FARE LA PROPRIA PROMESSA

Gli sposi si presentano in Comune circa due mesi prima della data del matrimonio, con i propri documenti e una marca da bollo; possono essere accompagnati dai testimoni scelti per il proprio matrimonio, ma basta anche la sola presenza di uno dei due futuri coniugi, purché abbia delega firmata e copia del documento d’identità dell’altro.

A questo punto, l’iter burocratico ha inizio: seguiranno le pubblicazioni, esposte per 8 giorni alla Porta della Casa Comunale di residenza dei futuri sposi.

A 3 giorni dal termine delle pubblicazioni, l’Ufficiale di Stato Civile concede il nullaosta e i due promessi sposi possono unirsi in matrimonio entro 180 giorni.

LE TRADIZIONI LEGATE ALLA PROMESSA

In passato, questo momento di passaggio allo stato ufficiale di fidanzamento coincideva con la richiesta della mano della donna al padre.

Era lui a decretare se il matrimonio poteva esserci o meno, accogliendo il futuro genero nella famiglia e dando una vera e propria festa di fidanzamento, in cui il futuro sposo donava l’anello, simbolo dell’ufficialità della promessa.

 

COME RENDERE UN ATTO BUROCRATICO ROMANTICO

Anche se si tratta di un semplice atto civile, perché non rendere questo giorno speciale?

In fondo si tratta di un momento importante per gli sposi che, di fronte al proprio Paese, promettono di unirsi in matrimonio e di voler passare tutta la vita insieme.

Si potrebbe decidere di festeggiare con i genitori di entrambi gli sposi e con i testimoni, organizzando un piccolo buffet per pranzare insieme.

Alcune coppie decidono di festeggiare questo giorno pranzando nel ristorante dove avverrà il ricevimento di nozze, così da avere un “assaggio” del matrimonio che, dopo la promessa, diventa una realtà molto più concreta!